Winston Churchill - Premier Inglese (1940-1945) |
Nel settembre 1945, più precisamente il primo, Churchill si recò infatti in Italia nella zona tra il lago di Como ed il lago di Lugano.
Il motivo di questo soggiorno, secondo gli storici d’oltremanica come pure gli organi d'informazione britannici, è sempre stato quello di una vacanza dedita all’hobby preferito del premier, quello della pittura.
In realtà ci sarebbero i presupposti, secondo il parere di molti studiosi e storici, per affermare che Churchill andò sulle rive del lago di Como con la missione di recuperare il suo “carteggio” con Benito Mussolini.
E’ nota infatti la sua amicizia con il Duce, dimostrata da diversi incontri tra i due negli anni 20’ e 30’; per quanto concerne il carteggio tra Mussolini e Churchill, sono ad oggi conosciute solo due lettere che i due personaggi si scambiarono alcune settimane prima dell’ingresso italiano nel secondo conflitto mondiale.
La corrispondenza di lettere tra i due statisti è rimasta segreta, come pure l’oggetto della stessa, e si sarebbe protratta, a detta di alcuni, anche durante la guerra.
Tornando a quel Settembre del 1945, Churchill giunse nel lario, con il finto nome di “colonnello Warden”, il primo settembre del 1945, accompagnato dalla figlia Sarah e dal medico personale Lord Moran, prendendo alloggio presso villa Apraxin-Donegani di Moltrasio.
Veduta attuale di Moltrasio (CO) |
Ed ovviamente diede sfogo alla sua primaria passione delle pittura, nata così per caso all’età di quarant’anni e poi coltivata sempre più anche per combattere il suo male oscuro della depressione.
Le sue opere sono molto semplici, privi di particolari spunti e qualità artistiche ma con uno stile di fondo tardo impressionista.
Winston Churchill fotografato mentre dipinge (foto d'archivio della rivista Life) |
Utilizzò pennelli e cavalletti giusto al punto per “coprire” le sue vere missioni e nascondere le reali motivazioni dei suoi appuntamenti nelle diverse località.
Tra gli incontri più importanti vi è quello con il colonnello Villani Luigi, ufficiale delle Fiamme Gialle che aveva comunicato telefonicamente alla Resistenza italiana, nei giorni successivi il 25 Aprile, i dettagli sulla località di detenzione di Mussolini.
I finanzieri di Villani erano stati in prima linea per l'arresto del Duce e quindi anche nella recupero e custodia dei documenti e valori sequestrati alla colonna in cui viaggiava Mussolini.
Churchill sapeva molto bene che Villani era stato anche capo partigiano nella guerra di liberazione e pertanto, combinando le due cose, il riferimento a Villani era fondamentale allo scopo della sua missione.
Winston Churchill lasciò l’Italia il 19 Settembre 1945, circa due settimane dopo il suo arrivo e pensando alla sua abilità d’uomo d’intelligence e capacità politica non è alquanto da escludere che sia riuscito nell’intento della sua missione: quella di eliminare il carteggio segreto e quindi di cancellare dalla storia la sua relazione “scomoda” con il Duce Benito Mussolini.
Ne parlo nel mio romanzo storico, intitolato BEN, uscito presso Mursia nel 2010.
RispondiEliminaSaluti
Angelo Paratico
Grazie mille della sua visita a questo sito e del suo commento; andrò volentieri a leggere il suo romanzo!
RispondiEliminaFACEWORLDMONDO
Francesco Ferrarini
nel recente libro di M.G.Knoz Mussolini unleashed 1939-1941,a pag.326-327 sono rivelati interessanti particolari sui documenti che cercava Churchill
RispondiEliminaDELLAVALLE (Forli)